CTP Padova, 17 maggio 2019, n. 135: in cartella necessaria la motivazione sulla quantificazione degli interessi

Accogliendo sul punto l’eccezione formulata dall’avv. umberto Santi, i Giudici patavini hanno recentemente statuito che “Per quanto riguarda invece la mancata indicazione nelle cartelle impugnate delle modalità di calcolo degli interessi, il Collegio aderisce alle conclusioni della giurisprudenza di merito che ritiene necessaria l’indicazione, nella cartella, del tasso di interesse applicato e delle esatte modalità di calcolo degli interessi, in quanto, in assenza, si ha una carenza di motivazione e violazione dell’art. 7 dello Statuto del contribuente. Sul punto il Collegio richiama l’orientamento della Cassazione (n.10481 del 2018 e n. 15554 del 2017) in merito al carattere criptico e non comprensibile degli interessi riportati in cifra globale, osservando che l’obbligo di completezza della motivazione non può essere soddisfatto con il mero richiamo alla normativa prevista dal dpr 602/1973 ed in particolare dall’ art. 20”.

Rinuncia abdicativa: ventitre volte le Corti tributarie venete hanno confermato l’annullamento integrale.

[column width=”1/1″ last=”true” title=”” title_type=”single” animation=”none” implicit=”true”] Il contenzioso sulla tassazione della rinuncia abdicativa a titolo gratuito ma senza spirito di liberalità a quota di comproprietà (art. 1104 cod. civ.) patrocinato dall’avv. Umberto Santi vede ventitré sentenze favorevoli al contribuente, a fronte di una coppia (in udienza congiunta) di contrarie (le prime due in ordine di…

La dichiarazione è emendabile anche mediante il ricorso contro l’avviso di accertamento

La Corte di Cassazione, accogliendo la richiesta dell’avv. Umberto Santi, ha respinto il ricorso in Cassazione dell’Agenzia delle Entrate, delineando un quadro completo della emendabilità delle dichiarazioni fiscali. Di particolare interesse un paio di chiarimenti: A)  nel procedimento contenzioso instaurato dal contribuente per contestare la pretesa tributaria, è ammessa l’emendabilità, in via generale, di qualsiasi errore,…

Cass. 6 dicembre 2016 n. 24931 stabilisce il termine per la dichiarazione di successione in caso di un erede minore

[column width=”1/1″ last=”true” title=”” title_type=”single” animation=”none” implicit=”true”] Cass. Civ., Sez. V, 6 dicembre 2016, n. 24931, accogliendo la richiesta dell’avv. Umberto Santi, difensore della contribuente, stabilisce che il termine per la presentazione della dichiarazione di successione, in caso di tempestiva accettazione con beneficio d’inventario, ed in presenza di un erede minore, scade per tutti i coeredi dopo…

La Cassazione conferma ancora la spettanza del credito prima casa, e riconosce la legittimazione del notaio.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18213 depositata il 16 settembre 2016, conferma la precedente pronuncia n. 2072 depositata il 3 febbraio 2016, e come richiesto dall’avv. Umberto Santi riconosce la piena spettanza delle agevolazioni prima casa, con integrale conservazione pure del credito d’imposta anche in caso di precedente pagamento non (in tutto o…

Cass. 27 aprile 2016 n. 8362 Ici

Lo studio ha vittoriosamente difeso le ragioni del contribuente, contestate in Cassazione per un duplice ordine di motivi.
In primo luogo, la Cassazione ha riconosciuto che “sussiste la legittimazione processuale” del liquidatore della società di capitali estinta nonché legale rappresentante della società assegnataria del credito ICI.
In secondo luogo, “in tema di ICI e con riferimento a fabbricati non iscritti in catasto, posseduti da imprese

Cass 21 febbraio 2019 n. 5508 conferma Cass. 20 aprile 2016 n. 7853, in tema di vendita di fabbricati da demolire.

Il 21 febbraio 2019 la Corte di Cassazione con sentenza 5088/‘19 affronta nuovamente la questione della vendita di demolendi fabbricati, ribadendo che non può essere qualificata edificabile a fini impostivi, rifacendosi espressamente all’insegnamento di Cass. 7853/‘16, patrocinata con successo dall’avv. Umberto Santi nel 2016.

Questa sentenza della Sezione Tributaria della Cassazione decide sulla questione della vendita di fabbricato da demolire, stabilendo che non può essere qualificato edificabile ai fini impositivi.
Dopo due sentenze contrarie della scorsa estate, all’udienza di novembre, depositata il 20 aprile 2016, la Cassazione ha ribadito il principio favorevole al contribuente già espresso nella giurisprudenza di legittimità consolidatasi nel 2014.